
Scena 1: Risveglio
Meg tornò lentamente alla coscienza. Il primo dettaglio che percepì fu il freddo di un panno umido sulla fronte. Il secondo, il profumo delicato ma persistente di erbe e incenso che saturava l’aria. Quando tentò di muoversi, si rese conto con fastidio di avere una benda sugli occhi. Il cuore le saltò in petto.
“Ehy, chi c’è? Dove sono?!” gridò, la voce incrinata dal panico.
È una voce maschile? No
Un tono femminile, anziano e pacato le rispose da un’altra stanza: “Tranquilla, sei al sicuro qui.”
Meg cercò di ignorare il pulsare doloroso sulla tempia e sbottò: “E allora perché sono bendata?!”
“Ho curato la tua ferita,” rispose la voce, eludendo di nuovo la domanda. “Sei stata fortunata ad aver bussato alla mia porta.”
Il rumore di passi lenti su un pavimento di legno annunciò l’avvicinarsi della donna. Meg, ancora distesa, tese i muscoli come un animale in trappola.
“Slegami,” ordinò con voce tesa.
“Per ora sarai mia ospite,” replicò la voce, gentile ma ferma.
Scena 2: Squadra di ricerca
Jake era un fascio di nervi. La mano tremante stringeva il walkie talkie, ma da ore non riceveva risposta. Niente. Solo silenzio.
“Meg non risponde, non risponde!” sbottò, quasi in lacrime, mentre contattava Lisa.
“Ma tranquillo, è notte fonda… starà dormendo,” rispose Lisa, stanca e irritata. L’aveva svegliata nel cuore della notte. Se i suoi la beccavano alzata, erano guai seri.
“No, non capisci Lisa… Meg è andata al faro.”
Silenzio. Poi Lisa sbiancò. Anche solo il nome del faro bastava a gelarle il sangue.
“Io vado a cercarla,” disse Jake, deciso. “Tu fai quello che vuoi!” E chiuse la comunicazione con uno schiocco secco.
Lisa combatte contro la propria volontà -> 3, successo con costo
Lisa fissò il soffitto buio sopra di sé, il cuore martellante. Uscire voleva dire rischiare grosso. Ma non poteva lasciare Jake da solo. Dopo un lungo attimo, si alzò e lasciò un biglietto sul tavolo della cucina: “esco a cercare Meg”.
Scena 3: La Cosa
Jake pedalava come un pazzo sulla strada umida che portava al faro. Nessun segno di Meg. Nessuna traccia, nessuna impronta.
Trova segni del passaggio di Meg lungo il percorso?
No, e...
Compare una luce intensa dal piano superiore del faro.
All’improvviso, dal piano superiore del faro — che da anni avrebbe dovuto essere spento — esplose una luce accecante.
“Meg!” urlò Jake, accecato dalla speranza e dall’adrenalina. Cercò un modo per entrare.
Trova un punto di accesso?
Sì
Una finestra al piano terra, parzialmente sbarrata, offriva un varco. Jake si avvicinò.
Jake prova ad aprire l'asse
Tiro su Furtività e Atletica -> 6, 4
Jake riesce ad entrare
Con un colpo ben assestato, forzò l’asse e si infilò dentro.
La scala interna è praticabile?
No
Dannazione! La scala a chiocciola era spezzata a metà.
Jake effettua un salto per raggiungere la parte superiore
Tiro su Atletica -> 6, successo!
Con un balzo disperato, si lanciò verso la parte superiore, atterrando con successo sul pianerottolo. Salì fino alla lanterna.
Perché la luce è accesa?
Scordarsi Conforto Angelico
È qualcosa di malevolo?
Sì
Attacca Jake?
Sì, e...
Una creatura informe, avvolta in una luce abbagliante e innaturale, lo attendeva. Appena lo vide, si scagliò contro di lui.
Jake prova a scansarsi
Tiro su Atletica -> 7, successo!
Jake si gettò di lato, evitando per un soffio il contatto con la cosa. Iniziò la discesa a precipizio.
Jake deve saltare l'interruzione a metà strada
Tiro su Atletica -> 2, disastro!
Nel salto di ritorno mancò completamente l’appoggio. La gamba cedette. Cadde all’indietro, rotolando.
Si ferisce?
Sì
Perde conoscenza?
No
Si rompe qualcosa?
No, ma...
Atterrò rovinosamente. La gamba era lacerata, il dolore lancinante. Si strinse una benda intorno alla ferita e zoppicò fuori.
La cosa lo sta inseguendo?
No, e...
Dall’alto del faro, nessun segno della creatura. Forse si era ritirata.
Scena 4: Ritiro strategico
Lisa arrivò pochi minuti dopo. Lo trovò ferito, sanguinante, la faccia sconvolta.
“Ti porto in città. Subito.”
Jake voleva rientrare, voleva salvare Meg, ma non riusciva nemmeno a stare in piedi.
Lisa prova a persuadare Jake -> 6, successo!
“Così non servi a nessuno,” gli disse Lisa, guardandolo dritto negli occhi. “Prima ti curiamo. Poi torniamo a cercarla.”
Jake abbassò lo sguardo. Aveva ragione. Con riluttanza, si lasciò aiutare. Mentre si allontanavano, entrambi sapevano che i guai veri stavano appena cominciando.