
Scena 1: Dopo le fiamme
L’incendio che aveva devastato la scuola fu domato in tempo, e per fortuna, Mr. Lange venne tratto in salvo, praticamente illeso. I vigili del fuoco lo portarono fuori tra gli applausi dei presenti, mentre il corpo docente tirava un sospiro di sollievo. Ma l’edificio rimase gravemente danneggiato, inagibile per un tempo indefinito.
La cittadina di Clearview, colpita e scossa, dovette improvvisare. Le scuole medie vennero temporaneamente trasferite in edifici pubblici: il centro civico, il teatro, e persino alcune aule della parrocchia. Lezioni distribuite e orari ballerini erano diventati la nuova normalità, in attesa di una sistemazione più duratura.
Subito dopo la fuga dalla catapecchia, Meg sembrava sorprendentemente in forma. Jake, nonostante tutto, l’aveva portata in ospedale. La ferita era vera, superficiale ma reale. E così nacque la storia di copertura: Meg, in preda a una crisi isterica causata dall’incendio, era corsa via verso il boschetto ai margini del paese e lì era caduta. Jake, mosso da affetto e istinto, l’aveva seguita.
Ci sono conseguenze per Jake?
No, e...
Incredibilmente, non ci furono ripercussioni. Nessuno mise in dubbio quella versione: la scena del salvataggio era stata drammatica, e Jake era diventato quasi un piccolo eroe locale.
Il gesto di Jake intenerisce i suoi genitori?
Sì, e...
Quella sera stessa, a casa, i genitori di Jake gli parlarono con toni nuovi. Il padre lo abbracciò, poi lo prese in giro:
«Cos’è, figliolo… ti sei messo in testa di diventare il cavaliere della tua dama in pericolo?»
Jake arrossì fino alle orecchie. «Non è così!»
La madre, più seria, gli accarezzò i capelli. «Ci dispiace per come ci siamo comportati. Abbiamo giudicato in fretta. E Meg… beh, sì, è una ragazza un po’… particolare. Ma tu le vuoi bene. E questo basta.»
Anche i genitori di Meg accorsero in ospedale, ansiosi e scossi.
Jake riesce a dissuaderli dal punirla?
Tiro 2d6 → 1, 3 → Contrattempo
Jake cercò di intercedere, ma il padre fu inflessibile:
«Una settimana di punizione, Meg. Sarebbe irresponsabile da parte mia lasciar correre.»
Meg annuì senza protestare. Solo lei sapeva quanto avesse rischiato davvero.
Scena 2: Appelli e concessioni
Lisa venne recuperata dai genitori al punto di raccolta, sollevati nel trovarla illesa. Ma quando vennero a sapere dell’impresa di Jake, ne parlarono a bassa voce:
«Forse lo abbiamo giudicato troppo in fretta… è un ragazzo coraggioso.»
Lisa colse l’occasione al volo. Seduti a tavola quella sera, parlò con il cuore in mano. Raccontò quanto le mancassero i suoi amici, quanto si sentisse isolata.
Tiro 2d6 (vantaggio per l’ammorbidimento) → 2, 4 → Contrattempo
Sua madre alzò una mano per interromperla.
«Lisa, abbiamo capito. Ma non siamo convinti che frequentare quel gruppo sia il meglio per te. Per ora, potrai vederli solo a scuola.»
«Ma non abbiamo neanche una scuola!» protestò Lisa.
«Suvvia,» la interruppe suo padre, «le lezioni riprenderanno a breve. E non esagerare.»
Lisa non ottenne nulla di più.
Scena 3: Una settimana dopo
Passarono sette giorni. Le lezioni ripresero, sparse tra edifici e orari diversi.
I tre ragazzi hanno lezioni condivise?
Sì, ma...
I tre non riuscivano mai a trovarsi tutti insieme. Jake condivideva alcune ore con Lisa, altre con Meg. I pranzi erano brevi, in aule improvvisate. La mensa era chiusa: ognuno portava il proprio panino.
Meg trascorse i primi quattro giorni ancora in ospedale: la ferita, superficiale, si era infettata lievemente.
Gli unici scambi tra loro avvenivano tramite bigliettini. Jake scrisse:
“I miei hanno allentato la presa. Penso di poter andare in biblioteca oggi o domani.”
Meg e Lisa, ancora sotto controllo, potevano solo aspettare.
Scena 4: Il ritorno di Mr. Benson
Jake si presentò in biblioteca e venne accolto con rispetto da Mr. Benson. Il bibliotecario aveva saputo del “salvataggio eroico”. Ma Jake, per quanto tentato, non trovò il coraggio di raccontare la verità sui bozzoli, le creature, la vecchia botanica folle.
«È arrivata qualche risposta?» chiese.
Il contatto ha accettato di venire a Clearview?
Sì
Prompt: Humiliate Infinite Dream
«Sì, molto interessato!» rispose Mr. Benson. «Si chiama Avery Connor, lavora per l’università di Boston, Dipartimento di Parapsicologia. Ha detto che potrebbe coinvolgere anche un fisico… ma non è sicuro.»
Jake si illuminò. «Quindi potremo indagare con lui!»
«No,» tagliò corto Benson. «Jake… io e Avery ci occuperemo di tutto. Voi ragazzi avete già rischiato troppo.»
Jake si alzò in piedi, protestando. «Non potete farci fuori così! Siamo noi che abbiamo scoperto tutto!»
Tiro 1d6 per convincere Mr. Benson → 6 → Successo!
Mr. Benson sospirò. «Va bene. Ma solo con il permesso dei vostri genitori.»
Epilogo della sessione
I genitori di Jake sono d’accordo?
No, e...
I genitori di Lisa sono d’accordo?
Improbabile → No, e...
I genitori di Meg sono d’accordo?
Improbabile → No, e...
Jake, Lisa e Meg provarono a convincerli. Ma le risposte furono unanimi.
Genitori di Jake: «Non ci fideremo mai più di quel tizio strano della biblioteca, men che meno di qualche professore universitario new age!»
Genitori di Lisa: «Frequenta pure i tuoi amici a scuola. Ma niente misteri, niente biblioteca.»
Genitori di Meg: «Sei finita in ospedale, Meg. Non pretendere che ti lasciamo andare a caccia di fantasmi.»
Mr. Benson si mostrò dispiaciuto, ma non poteva fare altro.
I Midnight Misfits erano tornati insieme, ma erano soli. Nessuno li avrebbe aiutati. Eppure, la seconda ragazza nel bozzolo… era ancora là fuori.
E forse anche qualcos’altro.