Sessione 11 – Finale: La Luce nel Faro

Scena 1: Preparativi al fortino

Luogo: Fortino dei Midnight Misfits
Orario: Pomeriggio del giorno dell'operazione
? L'atmosfera è tesa?
-> Sì, ma...
=> C'è anche un senso di eccitazione per chiudere finalmente il cerchio

Il fortino dei Midnight Misfits non era mai sembrato così piccolo.

Sul tavolo improvvisato, tra le assi di legno e i vecchi chiodi arrugginiti, erano sparsi tutti i documenti forniti da Avery: grafici temporali, fotografie del faro, diagrammi sui cicli anomali. Accanto, il taccuino di Lisa traboccava di annotazioni scritte con una calligrafia fitta e meticolosa.

L’attrezzatura che avevano raccolto negli anni era disposta con cura: torce, corde, il vecchio binocolo di Jake con la lente destra leggermente scheggiata, i fischietti argentati che Jake aveva comprato al negozio di sport.

Lisa stava ripassando gli schemi temporali per l’ennesima volta, il dito che tracciava le linee delle anomalie. «Guardate questo. Le anomalie non sono casuali. Ogni ciclo si intensifica sempre di più. Se non facciamo qualcosa stasera…»

«Lo sappiamo,» la interruppe Jake, che stava controllando nervosamente il walkie-talkie nuovo. La sua voce tremava leggermente. «Ma dimmi una cosa: siamo davvero sicuri di voler fidarci di loro? Degli adulti, intendo.»

? Megan ha dei dubbi?
-> No, ma...
=> È consapevole dei rischi

Megan sollevò lo sguardo dalla mappa del promontorio che stava studiando, segnata con annotazioni a matita. «Non del tutto. Ma Mr. Benson è sempre stato onesto con noi. E Avery… sembra davvero interessato a capire, non solo a chiudere il caso.»

«E Ms. Price?» chiese Lisa, alzando gli occhi dal taccuino.

«Lei sta rischiando la sua reputazione per noi,» rispose Megan con un tono sicuro. «Credo che sia dalla nostra parte.»

? Jake propone un piano di riserva?
-> Sì, e...
=> Coinvolge un segnale di emergenza segreto solo per loro tre

Jake tirò fuori tre fischietti argentati dalla tasca del giubbotto e li posò sul tavolo con un tintinnio metallico. «Ho preso questi dal negozio di sport. Se qualcuno di noi fischia tre volte brevi, significa che bisogna abbandonare tutto e scappare. Non importa cosa dicano gli adulti.»

I tre si scambiarono uno sguardo complice. Dopo tutto quello che avevano passato insieme — il faro, le creature di luce, i bozzoli vegetali, la ragazza-fiore — si fidavano l’uno dell’altro più che di chiunque altro.

«Midnight Misfits fino alla fine,» disse Megan, mettendo la mano al centro del tavolo.

Gli altri due la coprirono con le loro. «Fino alla fine.»

Scena 2: Verso il faro

Luogo: Sentiero verso il faro
Orario: 23:30, notte dell'operazione

Il gruppo si muoveva in silenzio lungo il sentiero che conduceva al promontorio.

Erano in sei: i tre ragazzi, Mr. Benson con la sua giacca di tweed sgualcita, Avery con lo zaino pieno di strumentazione, e Ms. Price che aveva insistito per partecipare, “per tenere d’occhio questi pazzi” come aveva detto con tono scherzoso ma serio.

? Il viaggio verso il faro è tranquillo?
-> No, e...
=> Le anomalie sono già iniziate prima del previsto

A metà strada, l’orologio da polso di Avery iniziò a comportarsi stranamente. Le lancette giravano all’indietro, poi si fermavano, poi scattavano avanti di ore in pochi secondi.

«Non dovrebbe succedere ancora,» sussurrò Avery, scrutando il quadrante con preoccupazione. «Mancano venti minuti a mezzanotte.»

Lisa tirò fuori il suo taccuino, scrivendo rapidamente. «Significa che il fenomeno sta accelerando. Potrebbe essere più instabile del previsto.»

? Avvistano qualcosa di strano lungo la strada?
-> Sì, e...
=> È un presagio inquietante

Megan si fermò di colpo, illuminando con la torcia un albero vicino al sentiero. Sulla corteccia c’era un’incisione fresca, le linee ancora umide di linfa: la stessa frase del faro.

“Qualcuno mi aiuti, non riesco a uscire.”

Ma questa volta c’era un’aggiunta: “Il tempo sta finendo.”

Jake deglutì. «Cosa diavolo significa?»

Mr. Benson guardò l’orologio, il volto serio. «Significa che dobbiamo muoverci. Ora.»


Scena 3: Alla base del faro

Luogo: Base del faro
Orario: 23:50

Raggiunsero il faro con dieci minuti di anticipo.

Avery iniziò immediatamente a disporre la sua attrezzatura: sensori temporali con display luminosi, videocamere termiche montate su treppiedi improvvisati, registratori audio a bobina. Si muoveva con precisione febbrile, sistemando ogni strumento con mani tremanti per l’eccitazione.

? L'atmosfera è già carica di energia anomala?
-> Sì, e...
=> Gli effetti sono visibili a occhio nudo

L’aria intorno al faro sembrava… densa. Come se vibrasse. Occasionalmente si vedevano bagliori di luce che attraversavano l’aria come fulmini in miniatura, lasciando scie luminose che persistevano per qualche secondo prima di dissolversi.

Ms. Price teneva d’occhio i ragazzi con lo sguardo attento di chi non vuole perdere nessun dettaglio. «State tutti insieme. Se succede qualcosa, venite da me immediatamente.»

? La creatura si manifesta prima di mezzanotte?
-> Sì, ma...
=> Appare diversa, più disperata

Alle 23:55, la creatura luminosa emerse dalla cima del faro.

Ma questa volta non attaccò. Si muoveva freneticamente, come se cercasse qualcosa. La sua forma oscillava tra umano e non-umano, una silhouette instabile che cambiava continuamente.

Jake fece un passo indietro istintivamente, la mano che andava al fischietto nascosto nella tasca.

«Aspetta,» disse Avery, alzando una mano. «Guarda. Non è aggressiva. È… agitata

? Megan prova a comunicare?
-> Probabile: Sì, e...
=> La creatura reagisce
> Megan usa il suo intuito
d: 2d6 = 4, 5 => Successo!

Megan fece un respiro profondo e si fece avanti, ignorando i richiami preoccupati degli altri. «Thomas Meridian! Sei tu?»

La creatura si fermò di colpo. Si voltò verso di lei.

Per un momento, nella luce pulsante, si intravide qualcosa di umano: un volto anziano, spaventato, confuso. Gli occhi vuoti che fissavano Megan con una disperazione antica.

«Aiutatemi,» disse una voce che sembrava venire da molto lontano, distorta e ovattata. «Sono intrappolato… il rituale… è andato storto…»


Scena 4: La rivelazione

Orario: 23:58 - Due minuti a mezzanotte
? Il guardiano spiega cosa è successo?
-> Sì, ma...
=> Ha poco tempo e le spiegazioni sono frammentate

La voce continuava, sempre più disperata, interrotta da distorsioni elettriche: «Ho cercato di… controllare il tempo… invertire una perdita… mia moglie… era malata…»

Avery era febbrile, scribacchiando sul taccuino senza distogliere lo sguardo dalla creatura. «Il rituale nei grimori! Cercava di tornare indietro nel tempo!»

«Ma qualcosa è andato storto,» continuò la voce. «Sono rimasto intrappolato… tra i momenti… E ogni notte a mezzanotte il passaggio si riapre… ma non riesco ad attraversarlo…»

Lisa si fece avanti. «Perché no?»

«C’è qualcosa dall’altra parte… che mi tira indietro… che non mi lascia andare…»

? La creatura mostra cosa la tiene intrappolata?
-> Sì, e...
=> Appare una seconda entità

Improvvisamente, dall’interno del faro, emerse un’altra presenza.

Non luminosa come Thomas, ma oscura, vorticante. Si muoveva verso di loro come fumo denso, una massa informe che sembrava assorbire la luce invece di rifletterla. Tentacoli d’ombra si protendevano verso la creatura luminosa.

? Mr. Benson riconosce l'entità?
-> Probabile: Sì, ma...
=> Le sue conoscenze teoriche non lo hanno preparato alla realtà

Mr. Benson impallidì, la voce che tremava. «È un Devoratempo… una cosa che si nutre di momenti rubati, di tempo perduto. Si è attaccata a Meridian quando ha aperto il passaggio.»

Jake urlò: «E come diavolo lo fermiamo?!»

> È mezzanotte, le anomalie raggiungono il picco
? Succede qualcosa di catastrofico?
-> Sì, e...
=> Il tempo inizia a distorcersi violentemente

L’orologio segnò mezzanotte.

Il mondo sembra fermarsi per un istante, poi esplose in caos.

Il tempo impazzì. Uno degli alberi vicini crebbe e appassì in pochi secondi, passando da alberello a tronco secolare a legno marcio in un ciclo continuo. La ruggine compariva e scompariva sulle ringhiere del faro come onde. I ragazzi si vedevano simultaneamente come erano ora e come erano stati bambini piccoli, le immagini sovrapposte e tremolanti.

L’entità oscura si lanciò verso Thomas Meridian, cercando di trascinarlo indietro nel faro.

«Dobbiamo chiudere il passaggio!» urlò Avery sopra il frastuono. «È l’unico modo!»


Scena 5: L’ultimo rintocco

? I ragazzi hanno un'idea per chiudere il passaggio?
-> Incerto: Sì, e...
=> Si basa sulla loro esperienza diretta con le anomalie

Lisa urlò sopra il frastuono, le mani che stringevano il taccuino: «Le anomalie reagiscono alla nostra presenza! Ogni volta che ci siamo avvicinati, il tempo si è distorto!»

Megan capì immediatamente. «Se ci mettiamo tutti intorno al passaggio… potremmo sovraccaricarlo! Troppi punti temporali diversi nello stesso spazio!»

Jake sbottò: «È una follia!»

«Hai un’idea migliore?!» rispose Megan, gli occhi che brillavano.

? Gli adulti supportano il piano?
-> Sì, ma...
=> Sono preoccupati per la sicurezza dei ragazzi

Ms. Price si fece avanti. «Assolutamente no! È troppo pericoloso!»

Ma Mr. Benson la fermò con una mano sulla spalla. «Kelly… potrebbe funzionare. E non abbiamo alternative.»

Si voltò verso i ragazzi, lo sguardo serio. «Fate un cerchio intorno alla base del faro. Noi adulti staremo dietro di voi, come ancora. Se qualcuno inizia a essere trascinato dentro, lo tiriamo fuori.»

? Il piano funziona?
-> Incerto: Sì, ma...
=> Richiede un sacrificio inaspettato
> I tre ragazzi tengono duro
d: 3d6 = 6, 4, 5 => Successo!

I sei si disposero in cerchio alla base del faro.

Immediatamente il tempo intorno a loro iniziò a vorticare più violentemente. Vedevano se stessi più giovani, più vecchi, versioni di sé che non erano mai nati, che erano sempre stati lì. Le immagini si sovrapponevano, creando un caleidoscopio di possibilità temporali.

L’entità oscura urlò di rabbia, sentendo il suo nutrimento sfuggirle. Tentacoli d’ombra si protesero verso il cerchio, ma si dissolsero al contatto con l’energia temporale sovraccarica.

Thomas Meridian, nella sua forma di luce, fluttuò verso di loro. La voce era più debole, ma più chiara. «Grazie… grazie ragazzi… ma c’è un’ultima cosa…»

? Thomas ha un ultimo messaggio?
-> Sì, e...
=> È personale e toccante

La sua voce si fece ancora più debole, come un sussurro portato dal vento. «Ditele… ditele che ho provato… che volevo solo darle più tempo… Ma che va bene così… il tempo che abbiamo avuto… era abbastanza…»

Megan, con le lacrime agli occhi che scendevano sulle guance, annuì. «Glielo diremo.»

? Il passaggio si chiude definitivamente?
-> Sì, e...
=> Thomas trova finalmente pace

Con un ultimo, accecante lampo di luce che illuminò il promontorio intero, Thomas Meridian si dissolse nel nulla.

Non intrappolato, non spaventato, ma finalmente libero.

L’entità oscura emise un ultimo urlo silenzioso — un suono che nessuno udì ma che tutti sentirono nelle ossa — prima di essere risucchiata nel passaggio che si chiuse con un suono come di vetro che si rompe in mille pezzi.

Il tempo si stabilizzò. Gli orologi ripresero a ticchettare normalmente. Il faro era solo un vecchio edificio abbandonato sotto la luna piena.

Tutti caddero sulle ginocchia, esausti.

Epilogo

I giorni seguenti furono strani.

Le autorità registrarono ufficialmente la chiusura delle “anomalie geologiche” al faro. La storia di Thomas Meridian venne catalogata come una leggenda urbana, un racconto pittoresco che i turisti avrebbero potuto apprezzare.

Ma i Midnight Misfits sapevano la verità.

Quando Ms. Price li accompagnò al piccolo cimitero dove era sepolta la moglie di Meridian — Eleanor Meridian, morta nel 1968, la lapide consunta dal tempo — depositarono un mazzo di fiori freschi e sussurrarono il messaggio del guardiano.

La punizione dei ragazzi venne formalmente conclusa. I loro genitori, che non avrebbero mai saputo cosa era veramente successo quella notte, erano sorpresi dalla nuova maturità dei loro figli. C’era qualcosa di diverso nei loro sguardi, una profondità che prima non c’era.

Mr. Benson e Avery se ne andarono con il loro equipaggiamento e una storia che non avrebbero mai potuto raccontare ufficialmente. Ma prima di partire, Avery si avvicinò a Lisa e le lasciò il suo taccuino di appunti, pieno di diagrammi e teorie. «Per la prossima volta,» disse con un sorriso complice.

E nel loro fortino nel bosco, i Midnight Misfits aggiunsero una nuova pagina al loro registro delle avventure. Lisa scrisse con la sua calligrafia ordinata:

“Caso del Faro – RISOLTO. Thomas Meridian ha trovato pace. Il tempo scorre di nuovo normalmente a Clearview. Ma noi sappiamo che là fuori ci sono ancora misteri da svelare. Fino alla prossima avventura. – I Midnight Misfits”

Jake posò la mano sulla spalla di Megan. Lisa sorrise.

Erano tornati. Insieme.

E Clearview non aveva ancora finito di sorprenderli.

FINE DELLA CAMPAGNA

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