Clearview – Sessione 10 – Ritorno al Faro

Voglio portare avanti il filo narrativo del faro, dopo la lunga parentesi delle ragazze-pianta. I protagonisti però sono tagliati fuori dai giochi, farò una serie di domande per capire se riesco a farli rientrare in gioco.
Da questa sessione userò anche la Solo RPG Notation.

? Jake viene scoperto dai genitori?
-> Probabile: No, ma...
=> Jake si prende un bello spavento e pure qualche cicatrice dello scontro. Inoltre ha perso la sua bici, il mezzo con cui si muove per la città. Con i genitori finge che l'hanno rubata.

? Le investigazioni al faro come proseguono?
-> Dedurre Avversità
=> Il gruppo chiamato da Mr. Benson mette in moto le investigazioni, installando alcuni apparecchi di misurazione e registrazione. I fenomeni che incontrano sono molteplici e confermano l'esperienza dei ragazzi

? Incontrano la creatura di luce?
-> Probabile: Sì, ma...
=> Durante i rilievi la creatura si palesa e viene anche registrata, prima di friggere le videocamere. Non c'è alcun ingaggio ostile, perché nessuno della squadra era presente.

? Mr. Benson si convince a chiedere ai ragazzi conferma?
-> Probabile: Sì
=> Mr. Benson non è un ingenuo né uno sprovveduto, sa che i ragazzi hanno esperienza diretta delle anomalie al faro e si risolve per consultarli. Il problema è come contattarli, i genitori dei ragazzi sono tutt'altro che collaborativi.

? Mr. Benson ha dei contatti con degli insegnanti che possono fare da tramite?
-> Probabile: Sì
? Chi?
-> Kelly Price, insegnante di educazione fisica
=> Mr. Benson è amico intimo di Ms. Price, le chiede un favore per arrangiare un incontro con i ragazzi durante le sue attività.

Riprendo la scena da qui.

Scena 1: Lo sguardo di Kelly Price

Luogo: Palestra della scuola (spazio temporaneo)
Orario: Pomeriggio, ora di educazione fisica

Ms. Kelly Price faceva rimbalzare un pallone da basket tra le mani mentre osservava i ragazzi correre intorno al perimetro della palestra improvvisata. Era una donna sui quarant’anni, con capelli castani raccolti in una coda di cavallo, il viso brunito dal sole e una postura che tradiva anni di sport agonistico. Il suo sguardo era attento, capace di cogliere ogni minimo dettaglio: la postura sbagliata, il respiro affannato, la ferita nascosta.

E Jake non le stava sfuggendo.

Zoppicava leggermente, pur cercando di nasconderlo. Le escoriazioni fresche sulle braccia erano evidenti, nonostante la maglietta a maniche lunghe che aveva scelto con cura quella mattina. Quando lui passò davanti a lei, Ms. Price vide anche l’ematoma sul polso.

«Taylor, Carter, Brooks — da me. Ora.» La voce non ammetteva repliche.

I tre si avvicinarono con espressioni guardinghe. Da giorni erano costantemente separati durante le lezioni, sorvegliati, controllati. Riunirsi tutti e tre contemporaneamente era diventato un lusso raro.

Ms. Price incrociò le braccia e fissò Jake con severità. «Che ti è successo, Carter?»

Jake aprì la bocca per rispondere, ma lei alzò una mano per fermarlo. «Senza bugie.»

Jake si strinse nelle spalle. «Sono caduto dalla bici. Niente di che.»

«E la bici dove sta adesso?»

Jake abbassò lo sguardo. «Me l’hanno rubata.»

Ms. Price annuì lentamente, senza credere a una singola parola. Poi spostò lo sguardo su Lisa e Meg. «Ho parlato con Henry Benson. Mi ha raccontato… diciamo… delle vostre ricerche. E delle cose che avete visto al faro.»

I tre si irrigidirono immediatamente.

? I ragazzi sono diffidenti?
-> Sì, e...
=> Temono sia un'altra trappola degli adulti per metterli nei guai

Jake incrociò le braccia, la mandibola serrata. «Non sappiamo di cosa parla, Ms. Price. Davvero.»

Meg e Lisa si scambiarono uno sguardo veloce, senza dire nulla.

Ms. Price sospirò e si avvicinò. «Rilassatevi, ragazzi. Non sono qui per mettervi in punizione o per denunciarvi ai vostri genitori. Henry mi ha chiesto un favore — vuole parlarvi. Dice che voi tre avete visto cose che il suo team deve sapere per forza.»

Lisa abbassò gli occhi. «Noi… non possiamo più occuparci di queste cose. I nostri genitori—»

«Lo so,» la interruppe Ms. Price con un tono più gentile. «So che siete in punizione. So che vi hanno separati. So che nessuno vi crede. Ma vi dirò una cosa, ragazzi: Henry Benson non è un ciarlatano, e io so riconoscere quando qualcuno sta passando dei guai seri

? Ms. Price è genuinamente dalla loro parte?
-> Sì, ma...
=> È anche preoccupata per la loro sicurezza

Indicò Jake con un cenno del mento. «Tu sei finito in ospedale due volte nelle ultime settimane. Lisa è stata bloccata in casa. Meg pure. E l’altra sera… sentito voci su una ragazza che urlava in mezzo alla strada. Qualcuno ha trovato resti vegetali strambi su un marciapiede.»

I tre si bloccarono. Non avevano pensato che qualcuno avesse trovato i resti della creatura.

«Quindi ecco il piano,» disse Ms. Price. «Organizzo una sessione di allenamento extra dopo scuola. È un pretesto plausibile. I vostri genitori vedranno una figura autorevole che si prende cura di voi. Voi incontrerete Henry e il suo team. Parliamo, vediamo cosa si può fare. Senza impegno, senza rischi. Solo… informazioni.»

Jake spostò il peso da una gamba all’altra. «E se i nostri genitori non ci credono?»

Ms. Price sorrise. «Fidati, ragazzi. Quando voglio qualcosa, so essere molto convincente

Scena 2: L’allenamento finto

Luogo: Palestra della scuola (spazio temporaneo)
Orario: Dopo l'orario scolastico, tardo pomeriggio

Ms. Price aveva organizzato tutto con una precisione quasi militare.

? I genitori approvano?
-> Probabile: Sì
=> Vedono Ms. Price come figura autorevole e responsabile

I genitori dei tre ragazzi avevano accettato la proposta senza troppe remore. Ms. Price aveva presentato l’allenamento extra come un’opportunità educativa e formativa, parte di un programma di recupero sociale e sportivo per ragazzi con difficoltà relazionali. Il linguaggio burocratico aveva fatto il resto.

Quando Jake, Lisa e Meg varcarono la soglia della palestra improvvisata, notarono subito che non erano soli.

? Mr. Benson e il team sono già lì?
-> Sì, ma...
=> Solo Mr. Benson e Avery Connor. L'altro ricercatore è ancora al faro

Mr. Benson li accolse con il solito sorriso cordiale. Ma accanto a lui c’era qualcuno che non avevano mai visto prima.

Era un uomo sui trent’anni, alto e magro, con capelli scuri arruffati e un paio di occhiali spessi dalle montature marroni. Indossava una giacca di tweed sgualcita sopra una camicia a quadretti, e nella mano stringeva un taccuino già mezzo pieno di appunti disordinati. Aveva un’aria nervosa ma gentile, come se ogni cosa attorno a lui lo incuriosisse.

«Quindi voi siete i Midnight Misfits,» disse con un sorriso sincero. «Henry mi ha parlato molto di voi.»

Jake, Meg e Lisa si scambiarono uno sguardo. Il nome del loro gruppo non era mai stato ufficializzato al di fuori delle loro conversazioni private.

«Io sono Avery Connor,» continuò, stringendo la mano a ciascuno di loro. «Parapsicologia applicata, Università di Boston. Piacere di conoscervi finalmente.»

? Avery è impressionato dalle loro scoperte?
-> Sì, e...
=> Vuole documentare tutto nei minimi dettagli

Avery tirò fuori il taccuino, lo aprì e si mise subito a scrivere. «Ok, quindi voi tre siete stati i primi a documentare i fenomeni temporali al faro. Avete registrato distorsioni lunari, anomalie orarie, messaggi temporalmente incoerenti… Davvero impressionante per tre adolescenti autodidatti. Nessuno a Boston ci avrebbe creduto.»

Lisa arrossì leggermente. «Abbiamo solo… seguito le tracce.»

Mr. Benson intervenne. «Ragazzi, Avery e il suo team hanno installato degli apparecchi di misurazione al faro. E quello che hanno registrato… beh, conferma tutto quello che ci avete detto.»

Meg si sporse in avanti. «Avete visto la creatura di luce

Avery annuì con entusiasmo. «Sì! Oh, sì. L’abbiamo registrata. Prima che friggesse tutte le videocamere, naturalmente. Energia elettromagnetica fuori scala. Un’entità luminosa con una massa fisica parziale. Incredibile.»

Jake si irrigidì visibilmente.

Avery lo notò subito. «Qualcosa non va?»

Jake strinse i pugni. «Conosci quella cosa. Mi ha quasi ucciso…»

Raccontò loro dello scontro avvenuto sulla cima del faro qualche settimana prima: l’inseguimento, la caduta, le ferite.

Avery ascoltò con gli occhi spalancati dietro le lenti, scribacchiando freneticamente. «Affascinante. Davvero affascinante. La creatura mostra segni evidenti di territorialità. Forse sta proteggendo qualcosa. O qualcuno.»

? Mr. Benson si mostra più simpatetico nei confronti di Jake?
-> Probabile: Sì, ma...
=> Mr. Benson fa un'insinuazione non precisamente corretta

Mr. Benson si chinò leggermente verso Jake, lo sguardo serio ma comprensivo. «Jake, so che la tua disavventura ti ha lasciato un segno… ma la tua esperienza diretta con quella cosa potrebbe tornarci molto utile

Jake lo fissò in silenzio per un lungo istante.

> Jake usa la tua intuizione
d: d6 = 6 => Successo
=> Jake mangia la foglia

Poi, con un tono a metà tra il sardonico e l’alterato, disse: «Ah! Quindi vorreste usarmi come esca

Il silenzio calò nella stanza.

> Megan cerca di controllare la sua rabbia
d: d6 = 3 => Contrattempo
=> Si indigna

Megan scattò in piedi, i pugni serrati. «Dopo quello che è successo… come potete chiedere una cosa simile a Jake?!»

La sua voce tremava per la rabbia trattenuta.

? Gli adulti cercano di blandire i ragazzi?
-> Incerto: Sì, e...
=> Fanno leva sulla loro curiosità e senso di ribellione per cercare di coinvolgerli

Mr. Benson alzò le mani in segno di resa. «Megan… questa storia l’avete iniziata voi. E avete cercato in tutti i modi di farne parte.» Guardò Jake in tralice. «Ora veramente volete farmi credere che volete tirarvene fuori?»

Jake abbassò lo sguardo, incapace di rispondere.

Lisa intervenne con voce ferma. «Mr. Benson… ne sono successe parecchie da allora… e Jake è vivo per miracolo!» Fece riferimento allo scontro con la ragazza-fiore. «E poi… siamo in punizione, i nostri genitori non lo permetteranno mai!»

Mr. Benson si voltò verso Ms. Price in cerca di conferma.

? Ms. Price è disposta a coprire l'amico?
-> Probabile: Sì, e...
=> Non solo, farà in modo di creare una copertura ineccepibile

Ms. Price incrociò le braccia e sorrise con sicurezza. «Be’… su questo non c’è problema. Mrs. Pike mi deve un favore GRANDE. Ho già concordato una copertura adeguata per voi… se accettate.»

I ragazzi si guardarono tra di loro, stupiti.

Questo era praticamente un complotto ordito dagli adulti per arrivare a coinvolgere persino l’insegnante di scienze!

Scena 3: Il bivio

I tre ragazzi si ritirarono in un angolo della palestra per discutere privatamente. Ms. Price e Mr. Benson li osservavano da lontano, mentre Avery continuava a scribacchiare nervosamente sul suo taccuino.

«È una follia,» sussurrò Lisa. «Potremmo finire come quelle ragazze-pianta… o peggio.»

Jake si toccò le cicatrici ancora fresche sul braccio. «O come me quella notte…»

? Megan cerca di convincere gli amici?
-> Probabile: Sì, ma...
=> È anche lei spaventata, ma non vuole mostrarlo

Megan li guardò entrambi con gli occhi lucidi, ma la voce ferma. «Ragazzi… quella cosa al faro, qualunque sia, è ancora là fuori. E continuerà a esserci se non facciamo qualcosa. Magari… magari altre persone finiranno per farsi male.»

«Già, ma potremmo essere noi a farci male,» ribatté Jake.

«Con degli adulti che sanno quello che fanno, questa volta,» insistette Megan. «Non saremo da soli come al solito.»

? Lisa è d'accordo con Megan?
-> Incerto: Sì, ma...
=> Ha delle condizioni precise

Lisa fissò i suoi amici per un lungo istante, poi sospirò. «Ok, diciamo che accettiamo… ma voglio garanzie. Niente più segreti, niente mezze verità. Vogliono il nostro aiuto? Allora devono dirci TUTTO quello che sanno.»

I tre tornarono dagli adulti con espressione decisa.

Jake prese la parola per tutti. «D’accordo. Ma a patto che non ci trattiate come bambini stupidi. Vogliamo sapere esattamente cosa state cercando e perché.»

? Mr. Benson accetta le condizioni?
-> Sì, e...
=> Avery è entusiasta di avere interlocutori diretti

Mr. Benson annuì solennemente. «È più che giusto.»

Avery si sporse in avanti, gli occhi che brillavano dietro le lenti. «Ragazzi, quello che abbiamo scoperto è… straordinario. Le anomalie temporali al faro non sono casuali. Sembrano seguire un pattern, come se qualcosa — o qualcuno — stesse cercando di comunicare.»

? Avery ha una teoria sulla natura della creatura?
-> Sì, ma...
=> È solo un'ipotesi che necessita conferma

«La creatura di luce che hai affrontato, Jake,» continuò Avery, «potrebbe essere una sorta di… guardiano. O forse è intrappolata, come suggeriva quel messaggio che avete trovato all’inizio.»

Lisa tirò fuori il suo taccuino. «Voglio tutti i dati che avete raccolto. Grafici, misurazioni, registrazioni. Tutto

Mr. Benson sorrise. «Sapevo che potevo contare su di voi.»

Scena 4: Il piano

Luogo: Sala riunioni improvvisata, ufficio di Ms. Price
Orario: Tardo pomeriggio

Avery spalancò una valigetta piena di appunti, fotografie e grafici. I ragazzi si avvicinarono con curiosità mista a timore.

? Le prove raccolte sono convincenti?
-> Sì, e...
=> Rivelano dettagli che i ragazzi non avevano notato

Avery distribuì delle fotografie: erano immagini del faro scattate in diversi momenti. In alcune si intravede la sagoma luminescente della creatura, altre mostravano strane distorsioni nell’aria, come se lo spazio stesso si piegasse.

«Guardate qui,» indicò un grafico. «Le anomalie seguono un ciclo. Si intensificano ogni 72 ore, sempre alla stessa ora: mezzanotte

Megan mormorò: «Come un orologio…»

«Esattamente,» confermò Avery. «E c’è dell’altro. Abbiamo analizzato il messaggio che avete trovato — ‘Qualcuno mi aiuti, non riesco a uscire’. L’inchiostro del pennarello ha una composizione chimica che non è più in commercio dal 1967

? I ragazzi fanno il collegamento con la storia del faro?
-> Probabile: Sì
=> Lisa ricorda qualcosa letto in biblioteca

Lisa spalancò gli occhi. «1967… quello è l’anno in cui il faro è stato definitivamente chiuso!»

Mr. Benson annuì lentamente. «Proprio così. E c’è una storia che nessuno racconta più. Il vecchio guardiano del faro, Thomas Meridian, scomparve proprio quella notte. Non fu mai ritrovato.»

Jake deglutì. «State dicendo che la creatura… è il guardiano?»

? Avery ha un'altra teoria?
-> Sì, ma...
=> È più complessa e inquietante

Avery scosse la testa. «Non esattamente. Crediamo che Meridian abbia tentato di… aprire qualcosa. Un passaggio. E che sia rimasto intrappolato in una sorta di limbo temporale. La creatura potrebbe essere ciò che lo tiene prigioniero.»

Ms. Price, che finora aveva ascoltato in silenzio, intervenne: «E voi volete liberarlo.»

«O chiudere definitivamente quel passaggio,» rispose Mr. Benson. «Prima che le anomalie peggiorino. Già ora gli effetti si stanno estendendo oltre il promontorio.»

? C'è un piano definito?
-> No, ma...
=> Hanno delle idee che necessitano dell'esperienza diretta dei ragazzi

Megan chiese con tono preoccupato: «E quale sarebbe il piano?»

Avery esitò. «Ecco… qui entriamo in gioco voi. Jake ha dimostrato che la creatura può essere… influenzata. Reagisce alla presenza umana. Se riuscissimo ad attirare la sua attenzione in modo controllato, potremmo capire cosa vuole veramente.»

«E poi?» chiese Jake con tono scettico.

Mr. Benson rispose con sincerità disarmante: «Poi improvvisiamo. Ma questa volta con strumentazione adeguata e tutti insieme

? I ragazzi accettano definitivamente?
-> Incerto: Sì, ma...
=> Vogliono prepararsi per bene

I tre si guardarono. Era una decisione importante.

Lisa ruppe il silenzio. «Ok. Ma non domani. Vogliamo tempo per studiare tutto questo materiale e fare le nostre ricerche.»

Jake aggiunse: «E voglio una strategia di fuga chiara. Se le cose vanno male, dobbiamo poter scappare velocemente.»

Megan concluse: «E io voglio il walkie-talkie migliore che avete. Se ci separiamo, dobbiamo rimanere in contatto.»

? Gli adulti accettano le richieste?
-> Sì, e...
=> Forniscono risorse aggiuntive

Ms. Price sorrise con approvazione. «Sono richieste ragionevoli.»

Avery annuì entusiasta. «Vi fornirò copie di tutto il materiale. E ho un paio di walkie-talkie professionali che il mio team usa sul campo. Hanno un raggio di 5 chilometri

Mr. Benson guardò i ragazzi con serietà. «La prossima anomalia intensa sarà dopodomani notte, a mezzanotte. Vi va bene come tempistica?»

I ragazzi annuirono solennemente.

«Allora è deciso,» disse Megan con voce ferma. «Dopodomani notte, ai piedi del faro. E stavolta finiamo questa storia.»

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